Fanta-Italia: sedici mappe del nostro futuro
Dopo il buon risultato di Destinazione Uomo ci attendevamo più o meno lo stesso da
“Amore a quattro dimensioni”, la seconda antologia curata per Galassia nel più vasto
quadro del rilancio della fantascienza italiana. L’accoglienza, invece, è stata ottima ed ha
superato ogni previsione tra i quotidiani che ne hanno trattato diffusamente, segnaliamo Il
Tempo, Napoli Notte,Il Secolo, Il Giorno, Il Giornale d’Italia; mentre tra i periodici quelli
che hanno dato maggior spazio sono stati: La Fiera Letteraria, Lo Specchio, Vita,
Playmen. Come si vede si tratta di pubblicazioni di vari indirizzi e varie tendenze
giornalistiche che però, quasi all’unanimità, hanno segnalato l’importanza, l’originalità ed il
buon valore narrativo dell’antologia. Alcune di esse meritano una citazione particolare, sia
far conoscere ai lettori quanto si scrive nel campo dei ‘non specialisti’ sul momento
attuale della science fiction italiana, sia alcune di queste considerazioni ci hanno indotti a
seguire, per terza antologia, una direzione precisa. ‘Oggi la fantascienza italiana si base
piuttosto sulla fantasia che sulla parte scientifica’, scrive Mauro de Vincentiis in Amore
nelllo Spazio (La Fiera Letteraria, n. 9, 11 aprile 1971), ‘E non tanto ché gli autori
preferiscono orientarsi su trame fantastiche nel senso stretto della parola, ma in quanto le
persone veramente preparate in campo tecnico quasi mai impiegano nella narrativa
queste loro cognizioni, Oggi si preferisce ricorrere a quelle convenzioni che tutti, lettori ed
autori, accettano perché già conosciute; e che sono, per questo, troppo ovvie. Ma c’è
anche chi va rivalutando il ruolo dell’uomo nella società futura, ritornando così sui temi già
accennati della «vecchia guardia», che pur condizionata dagli schemi di moda, aveva
intuito che lo sviluppo della science-fiction era tutto nell’elemento umano (...) Amore a
quattro dimensioni riporta racconti di autori affermati, come Vittorio Curtoni e Gianfranco
de Turris. Ripresenta autori della, «vecchia guardia», tra cui spicca Cesare Falessi (...) e
segnala, infine, la serie dei nuovi scrittori, rappresentata da Gabriella Scialdone, Livio
Horrack, Remo Guerrini e Mauro Gallis.’ ‘Un volumetto di racconti, tutti interessanti ma di
ineguale valore, apparso di recente in una delle più note collane italiane di narrativa
fantascientifica’, fornisce ad Enrico de Boccard in Fantamore all’italiana (Playmen, n. 5,
maggio 1971) l’occasione per fare un bilancio sulla ‘crisi del romanzo erotico’:
‘Sintetizzando al massimo la situazione si può dire che questa crisi consiste,
essenzialmente, in una, a volte preoccupante, mancanza di fantasia. Date queste
premesse, ci piace qui indicare come un fatto positivo nella ricerca di nuove strade per
l’erotismo scritto, il succitato Amore a quattro dimensioni. In realtà, l’idea di mescolare
insieme due tipi di favole per adulti (quella che ricorre, cioè, alle praticamente infinite
risorse della fantascienza e quella che si serve invece delle limitate, ma tanto più potenti,
risorse del sesso) non è del tutto nuova. Al contrario. Ma nuovissimo è il tono, lo stile, di
tutti questi racconti, di cui in modo particolare abbiamo apprezzato Sulla spiaggia di
Gianfranco de Turris, La verità del pilota spaziale di Cesare Falessi e la (bellissima) Notte
della sconfitta di Massimo Pandolfi. Anche se, in assoluto, il più erotico di questi testi di
‘fantamore’ deve ritenersi, a nostro avviso, Cerimonia nuziale di Mauro Gallis. Un giovane
di cui ci piacerebbe leggere molte altre cose’. Da un altro punto di vista, dopo quello
specificatamente letterario e quello ‘erotico’, si pone Sergio Turone nell’articolo
Un’antologia di Galassia: Fantamore all’italiana (Il Giorno, 12 maggio 1971): Visto che la
fantascienza è in fase di rilancio, è lodevole l’iniziativa d’aver raccolto lavori di autori
italiani, anche se taluni mostrano la corda di un certo dilettantismo non sempre
compensato da freschezza d’invenzione. È poi curioso - in una antologia «all’italiana» -
che di italiano ci siano soltanto i nomi degli autori, Benché la fantascienza permetta
riferimenti efficaci alle situazioni sociali in cui si vive, magari in chiave satirica, qui la
realtà italiana è assente. Facciamo questo rilievo, non per «nazionalismo», che sarebbe
grottesco. ma riteniamo che la fantascienza non riferita alla condizione quotidiana
dell’uomo resti un’esercitazione rarefatta’. Tale opinione., senz’altro più specialistica delle
due precedenti. viene cosi ribadita nella conclusione del pezzo: ‘La nuova antologia di
Galassia ha il merito aver accolto anche autori giovanissimi. ma se le ultime leve non
imparano ad alimentare la loro fantasia anche con i temi della realtà cui vivono,
difficilmente porteranno alla narrativa fantascienza un contributo originale’. Abbiamo
riportato più dettagliatamente lo scritto di Turone in quanto questa nostra terza antologia
parte proprio dai suoi rilievi, Anzi, la si può senz’altro considerare una risposta a tali
critiche. Già il titolo appare indicativo della direzione di ricerca verso cui si sono indirizzati
i curatori, e quindi gli autori, del presente fascicolo di Galassia: Fanta-Italia. La critica del
giornalista milanese (autore tra l’altro di alcuni racconti di sf a sfondo
ironico-demistificatorio) è senza dubbio valida per quel singolo, insieme di racconti italiani
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