La luce morente
Un vagabondo, un viaggiatore senza meta, una scoria della creazione: il pianeta Worlorn
era tulle queste cose. Per innumerevoli secoli aveva continuato a cadere, da solo, senza
scopo, precipitando tra i freddi e solitari spazi che si aprono tra le stelle. Ma lui non
apparteneva a nessuna di quelle stelle. In un certo senso non faceva nemmeno parte
della galassia, anche se rotolava attraverso il piano della galassia come un chiodo che
attraversa la tonda superficie di un tavolo. Non faceva parte di niente... Poi Worlorn
passa vicino alla Ruota di Fuoco, la supercostellazione che gli da qualche anno di luce
prima che esso piombi di nuovo nella notte senza fine cui sono destinati i mondi senza
sole. Nel momento in cui il pianeta solitario si avvicina, forse per l’ultima volta, al fuoco
della vita, gli uomini decidono di trasformarlo per i loro fini riposti. La Luce Morente una
storia di supercoscienza, ma anche di esseri umani posti di fronte ad un ennesimo simbolo
dell’esistenza precaria che conduciamo, sul margine dell’Universo. Il primo romanzo di
George R. R. Martin, un grande affresco spaziale del lontano futuro, dove tutto è azione,
poesia, meraviglia.
Tellini