L'impero dell'atomo
Vi sono parecchie ragioni per le quali il mio Impero dell’Atomo dovrebbe attirare
particolarmente l’attenzione dei lettori italiani. Il romanzo è ambientato verso il 2.000 d.C.,
in una atmosfera che io ho cercato di rendere molto simile a quella della Roma imperiale…
con abbondanti soprattoni fantascientifici, naturalmente. Linn è Roma: il Sire Condottiero
di Linn è ispirato, in parte, alla figura di Cesare Augusto. Tuttavia, c’è anche qualcosa di
più. Sono sempre stato affascinato da un’altra delle età d’oro dell’Italia: quella della
famiglia Medici. E così, sebbene uno dei miei paralleli si riferisca ad Augusto ed a sua
moglie, nel narrare la storia della dinastia della fazione dominante mi sono ispirato meglio
che ho potuto (naturalmente nelle circostanze obbligate d’un romanzo di science fiction)
alla storia dei Medici. In questa «storia parallela», Ciane non è altro che Lorenzo il
Magnifico. E, in questo modo, ho cercato di fondere insieme due dei più gloriosi periodi
della storia d’Italia. Devo consigliare, però, ai miei benevoli lettori di imparare la vera storia
di quei periodi e di quei grandi uomini non già dal mio romanzo, ma da testi scrupolosi
redatti da storici qualificati! Tuttavia, dopo aver espresso queste considerazioni
moderatrici, debbo precisare, salvando la modestia, il mio personale punto di vista: il ciclo
de L’Impero dell’Atomo ha anche una luce propria. Deve moltissimo agli eroi dell’antica
Italia, ma ha anche qualche riflesso autonomo. Questo «qualcosa» è la luminosa bellezza
che è tipica dei romanzi e dei racconti di science fiction: e spero che questo mio romanzo
possa essere considerato fra quelli che splendono di tale particolare bellezza. Un altro
riferimento storico: Czinczar, il condottiero barbaro, è in parte ispirato a Osmanlis,
fondatore dell’Impero Turco. Ma anche questo parallelo non è spinto molto avanti. Le
vicende narrate dal romanzo, naturalmente, sono state create esclusivamente dalla mia
immaginazione... A. E. VAN VOGT
Tellini