Le miniere del re Salomone
Perché Sir Henry Curtis, assieme al Capitano di Marina John Good suo inseparabile amico,
decide di andare alla ricerca del fratello, scomparso nell'Africa del sud, sulle piste di un
misterioso tesoro? E com'è che Allan Quatermain, il duro, il cacciatore di leoni, si presta a
fare da guida ai due, addentrandosi con loro nell'immenso continente africano, verso
l'altipiano magico e misterioso di cui nulla si conosce? E cosa ne sa, Quatermain, di quella
segreta miniera di pietre lucenti che si favoleggia essere appartenuta al re Salomone? Prima
di guadagnare il regno sconosciuto dei Kukuana, la spedizione conoscerà mille peripezie e
sarà coinvolta in una guerra sanguinosa, drammatico tramite per giungere al trionfo finale.
"Le miniere di re Salomone", uno dei grandi capolavori della narrativa d'avventura, fu scritto
nel 1885 per scommessa. L'autore, che veniva da qualche personale insuccesso come
novellista, voleva dimostrare di saper scrivere una storia migliore di quella che Stevenson
aveva costruito con "L'isola del tesoro". E in effetti, Henry Rider Haggard, forte della sua
profonda e diretta conoscenza del continente africano, ma anche di un autentico e
incontenibile spirito d'avventura, ha saputo restituirci quello che resta uno dei capolavori
insuperati, uno dei grandi archetipi del genere fantastico. Caratterizzato alla sua uscita da un
folgorante successo, da allora, il romanzo non ha mai cessato di essere continuamente
riproposto nel mercato editoriale anglosassone, e non ha mancato, insieme con i suoi
fortunati 'sequels' imperniati attorno ad Allan Quatermain, di ispirare numerose trasposizioni
cinematografiche, tra cui quella memorabile del 1950, interpretata da Stewart Granger e
Deborah Kerr.
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