Il re druido
Vercingetorige assiste alla sconvolgente morte di suo padre e si nasconde per anni nel
folto della foresta. Viene allevato dai sacerdoti druidi come uno di loro, ma l'onore del
padre e l'incombente ombra di Roma lo costringono a diventare un guerriero. Dopo una
fallita alleanza con Cesare, raduna contro ogni legge e costume le tribù della Gallia in
un'unica armata, povera ma determinata ad affrontare la potenza dei Romani. La vita
drammatica e singolare del giovane guerriero si dipana in maniera avvincente sullo sfondo
del contrasto culturale fra i mondi diversissimi delle popolazioni galliche e dei soldati
romani. La battaglia finale, in cui la volontà di Vercingetorige si misurerà con quella di
Cesare, chiude un romanzo che delinea riccamente l'arco della vita di un eroe e le origini
di una leggenda.
A chiunque sia mai entrato in contatto con il De Bello Gallico, questo libro offrirà una
nuova prospettiva sulle vicende narrate da Giulio Cesare, pur rimanendo fedele al fatto
storico. Il poco che si sa di Vercingetorige, il grande guerriero gallo, emerge qui come non
mai dalla storia e dal mito. Re Druido di Gallia, Re di Cento Battaglie, fu tra i più grandi
avversari di Cesare ed è rimasto nei secoli un eroe nazionale francese. Adesso, arricchito
di sentimenti e vicende che non vengono narrati nei libri di storia, eppure del tutto
plausibili, diventa il cuore e l'anima di un romanzo storico suggestivo e accuratamente
documentato.
Cottogni