Picnic a Hanging Rock
Hanging Rock, la roccia vulcanica che sorge isolata e improvvisa nella macchia australiana
a nord di Melbourne, fu davvero teatro, nel 1900, dell'evento narrato in questo libro: la
scomparsa mai spiegata di due fanciulle e una matura insegnante di college seguita dalla
immediata rovina di tante esistenze a quelle vite collegate (o, usando la stessa cifra del
racconto: la vendetta della pietra nera su chi credeva di forzarne la potenza e il mistero).
Ma darne una lettura simbolica - pur nella molteplicità di simboli, che nelle pagine si
offrono e si ritraggono -, dei rapporti segreti e numinosi tra il genere umano e la Madre
terra, è fare qualcosa che forse Joan Lindsay non si proponeva. "Se "Picnic a Hanging
Rock" sia realtà o fantasia, il lettori dovranno deciderlo per proprio conto. Poiché quel
fatidico picnic ebbe luogo nel 1900 e tutti i personaggi che compaiono nel libro sono morti
da molto tempo, la cosa pare non abbia importanza" scive l'autrice, accennando alla forte
intenzione di consegnare alla memoria, non tanto un fatto straordinario, denso di
significati, ma un mito. Cioè a dire un evento originario, vivente e da vivere al di là del
tempo, presente come modello e ammonizione. E in effetti, ciò che fu di Miranda, bella
come un cigno, di Marion, della signorina Greta McCraw e di tutte le persone connesse
all'Appleyard College possiede del mito l'incanto semplice e autosufficiente. Di uno dei
rarissimi miti moderni, venuto inevitabilmente dall'ultima terra che l'uomo ha diviso con le
viventi forze primordiali.
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