Geometrie visionarie. Composizione e decomposizione in Edgar Allan Poe
L’unione di fantastico e razionale costituisce la componente più affascinante dell’opera di
Poe, quella che emerge con forza sottile nei testi narrativi e poetici e viene affermata con
lucidità nei testi critici. Il racconto è concepito come un meccanismo di precisione,
costruito con il rigore di un problema matematico e secondo un disegno prestabilito,
finalizzato a un unico effetto; immaginazione visionaria e abilità analitica si innestano su
questa composizione geometrica in sempre nuove e originali combinazioni. Questo volume
indaga tali procedimenti significanti, i codici strutturali e culturali, i registri linguistici e le
peculiarità tecnico formali. Lo studio si apre su una prospettiva d'insieme dell’opera,
presentata attraverso i principali problemi critici e le interpretazioni più recenti; procede
all’indagine di alcuni aspetti esemplari verificati su un corpus narrativo piuttosto ampio, di
cui si illuminano la figurazione del personaggio e il linguaggio metafonologico; si chiude con
l’analisi testuale di due racconti. L’itinerario seguito consente l’identificazione delle
principali tecniche compositive e la decifrazione di alcune componenti centrali di Poe e
della sua sigla stilistica.
Bonazzi