Il fantastico
Questo volume esplora una zona particolare della letteratura e dell’arte moderna, quella
dell'immaginazione perturbante e fantastica. Attraverso la rilettura di alcuni testi esemplari
-racconti e novelle fantastici di Hoffmann e Poe, Gautier, Mérimée e James, Maupassant,
Cortàzar e Tabucchi - e richiamandosi ai lavori critici su alcuni di essi (in particolare al
contributo fondamentale di T. Todorov), Ceserani vede nel fantastico un modo letterario,
che ha avuto radici storiche precise nel trapasso fra l’antico regime e la modernità, si è
attuato in alcuni generi e sottogeneri ed è stato poi utilizzato in opere di ispirazione
diversa - sentimentale, romanzesca. realistica, fiabesca - a cui ha offerto i propri temi e
procedimenti. Seguendo la traccia di questa modalità dell'immaginario, l’autore fa
emergere la capacità tutta speciale che essa possiede di mettere in discussione le nostre
forme di conoscenza del mondo, di rivelare momenti di turbamento, di alienazione e di
lacerazione della coscienza.
Bonazzi