| Diario della letteratura perduta. Il matrimonio del mare e dell'inferno e altre | 
| Scritte al tramonto dell'epoca di Borges le storie che compongono questo volume (il | 
| romanzo "Il matrimonio del mare e dell'inferno" e i brevi componimenti che lo | 
| accompagnano) costituiscono un 'diario' della letteratura fantastica intesa come | 
| 'letteratura perduta'. Perduta non solo nel senso di rimossa - l'esperienza del fantastico è | 
| infatti assente o appena tollerata nelle canoniche storie letterarie. La letteratura perduta | 
| è, per l'autore di queste pagine, il lascito anonimo di tutti quei creatori di Fantastico che il | 
| tempo non ha mai svelato. Viceversa, dal punto di vista futuro, essa si mostra come l'Eco | 
| rovesciata della letteratura ancora da scrivere; la cui attuale mancanza produce sogni | 
| d'ispirata nostalgia in pochi, sporadici soggetti - votati a una profetica marginalità. | 
| Poiché il corso del fantastico è, per definizione, inesauribile, sconosciuta non ne è la | 
| fonte, ma l'eredità di affluenti e di rami. Gli autori del 'genere' - e tra essi è d'obbligo | 
| annoverare i lettori - debbono perciò contarsi a miriadi: ed è quindi lecito reinventarli. | 
| Firmate con l'ambigua protezione di un 'falso pseudonimo', alcune piccole prose che | 
| compongono questo 'diario' ambiscono ad attingere un 'grado zero' del fantastico, | 
| concentrando in poche pagine, talvolta in meno di trenta parole, un durevole effetto di | 
| 'sorpresa', straniante e simmetrico. Ne scaturisce un'esplorazione del 'genere' fantastico in | 
| tutte le sue varianti, dal poliziesco al ghirigoro orientale, dal racconto filosofico al sogno | 
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