Il libro dei dannati
Charles Fort è stato il primo scrittore dell'assurdo, il "Maestro" che ha aperto la strada alla
letteratura dell'assurdo. Apocalittico, surreale, incredibile: Charles Fort è tutto questo.
Ne è passato del tempo dal giorno in cui Miriam Allen de Ford scoprì - si era nel 1921 - in
California, in una libreria di Oakland, un curioso volume intitolato IL LIBRO DEI DANNATI.
L'opera era circa 3 anni prima ma la scrittice lo scoprrì soltanto allora e non ne smise la
lettura se non all'ultima pagina. Lo ripresentiamo oggi, certi che le sue "assurdità", le
affascinanti irrealtà non hanno perso nulla del loro fascino e della suggestione che
esercitarono sul pubblico americano sin dal loro apparire. Fort può sembrare
sconclusionato, e in alcuni passi effettivamente lo è, poichè scrive inseguendo il
tumultuoso fluire dei suoi pensieri che si accavallano con teorie fantastiche, l'una accanto
all'altra come in un fuoco d'artifizio che si rivela, alla fine, un monumento letterario. Non a
caso Theodore Dreiser, che lo conobbe pubblicandogli alcuni racconti giovanili, definì
Charles Fort: "La più affascinante figura letteraria americana dal tempo di Poe". e Ben
Hect lo chiamò "L'apostolo dell'Eccezionale e il prete scherzoso dell'Improbabile".
Ovviamente, in piena Era Spaziale, occorre accettare Fort con gli errori che offre e con lo
stesso spirito con cui affrontiamo le ingenuità di Giulio Verne. Il miglior commento che si
può fare sull'opera di Fort è quello di Tiffany Thayer: "Egli fu nemico del dogma". Perché è
proprio questo il valore di uno scrittore come Fort, quello di aver saputo cioé gridare al
mondo che l'unico metodo di ricerca valido consiste nel non escludere a priori una
determinata posizione, perchè le pretese "verità scientifiche" hanno valore solo
contingente e volerle elevare a dogma incrollabile significa solo rendere il peggior servizio
alla Scienza. Le teorie di Fort sono la fonte principale del successo suo e anche di coloro i
quali hanno tentato di battere, invano, il sentiero da lui tracciato.
Montesano