Contro-passato prossimo
Questo romanzo, forse il più sottilmente paradossale e ragionato di Guido Morselli, invece
che a un possibile futuro ci guida a un «contro-passato prossimo» pieno di sorprese.
Come avvenne che la Prima guerra mondiale fu vinta, non già dalle potenze dell’Intesa, e
con esse dall’Italia, ma da quelle degli Imperi Centrali? E come si svolse la sconcertante
Edelweiss Expedition, fulminea, ingegnosissima operazione militare con cui gli austriaci
conquistarono nel giro di poche ore l’Italia settentrionale, dando così una svolta decisiva a
tutta la guerra? E attraverso quali travagliate vicende sorse, negli anni immediatamente
successivi, e sotto la guida di Rathenau, la UNOD (in italiano, Comunità Europea
Democratica)? Prendendo le mosse dalle private elucubrazioni strategiche di un oscuro
ufficiale nella Vienna del 1910, facendoci passare attraverso «una galleria di feluche,
galloni, spalline, decorazioni», attraverso aule di Parlamenti e corridoi di Ministeri, colpi di
mano militari, equivoci, sviste, inganni, manovre, astuzie, attentati, Morselli risponde a
questi interrogativi, che certo faranno fremere i devoti del «Fatto, questo sacro mostro»,
ricostruendo davanti ai nostri occhi un passato ipotetico che ha un’allucinante
concretezza, una tranquilla plausibilità, tale da indurci a concordare con lui che «il
paradosso sta dalla parte dell’accaduto: dall’altra parte se ne sta, sconfitta, quella che
chiamiamo (sebbene con ottimismo) ‘logica delle cose’».Il puntiglioso accanimento
nell’inseguire il dettaglio – di cui si ha una prova sbalorditiva nella prima parte, dedicata
alla descrizione della Edelweiss Expedition –, la trascinante vena ironica e polemica, la
lucidità nel percepire i rapporti fra le forze politiche ed economiche e nell’inserirvi l’azione
dei singoli, da Rathenau a Hindenburg, da Giolitti a Lenin, rendono continuamente
provocante la lettura di questo romanzo, che è insieme una macchina fantastica nutrita
da un sottile estro teatrale e un rovente pamphlet contro la superstiziosa ossequienza alla
Storia, che tanto spesso ha impedito e impedisce di vedere come la storia di fatto
avviene.Tutti i romanzi di Guido Morselli sono apparsi postumi presso Adelphi a partire dal
Virelli