| La leggenda di Sigfrido |
| Sigfrido è l'eroe più rappresentativo dell'antica letteratura dei popoli germanici. La sua |
| figura leggendaria, dominata da un glorioso e tragico destino, si colloca al centro di una |
| fitta rete di avvenimenti in cui la storia delle divinità della mitologia germanica si confonde |
| con la storia degli uomini. Nani, giganti,, draghi, creature di sogno e di fiaba come le belle |
| Ondine, o creature bellicose, selvagge e indomite come le Walchirie giostrano attorno a |
| un favoloso tesoro, l'oro del Reno, oggetto di cupidigia e di terribili maledizioni. Sullo |
| sfondo grandioso e solenne di queste lotte fra esseri magici e soprannaturali compare a un |
| tratto — uscito dal fondo della foresta — il giovane Sigfrido, stupendamente bello, |
| coraggioso, invincibile, più simile a un dio che a un mortale. |
| Guido Edoardo Mottini ne narra le gesta ispirandosi alla rielaborazione che il musicista |
| Richard Wagner diede della mitologia germanica nella famosa tetralogia L'Anello del |
| Nibelungo. |
| Con un linguaggio semplice e immediato, ma con una notevole capacità narrativa, l'autore |
| conduce il lettore nel cuore della tradizione letteraria germanica, riuscendo a renderlo |
| partecipe di miti e vicende che appassionarono tutto il Romanticismo tedesco, se non |
| addirittura europeo. |
| Cottogni |