La vita segreta di Laszlo, conte Dracula
Insolita e sorprendente reinvenzione di un mito inquietante. La vita segréta di Laszlo è un
viaggio nella mente ossessiva di Dracula -aristocratico, medico e assassino senza pace di
giovani donne. Non ci sono vampiri, in questo romanzo, solo un essere umano che "ama
con troppo ardore".
Nel 1866 il giovane Laszio, da poco giunto a Parigi per completare i suoi studi di
neurologia, assiste nell'ospedale della Salpètrière a uno dei celebri esperimenti di ipnosi del
professor Charcot, il grande e discusso pioniere dello studio dell'isteria. C'è qualcosa di
inebriante, per Laszlo, nel trovarsi a confronto con l'uomo che "più di ogni altro è capace
di svelare gli abissi della mente umana". Ma c'è qualcosa di eccitante anche nella donna
oggetto dell'esperimento, nella sguardo che quella giovane fa scivolare su di lui,
lasciandolo turbato e sedotto. È l'inizio di una passione che crescerà poi,
inaspettativamente, nelle stanze di un bordello e che lo condurrà a uccidere per la prima
volta.
A ossessionare Laszlo è il sangue, non quello che vede scorrere negli ospedali, ma quello
che sente pulsare nei corpi verso cui lo spinge la passione erotica e amorosa. A
tormentarlo è un desiderio perverso che gli chiede di impossessarsi delle sue vittime fino a
distruggerle, una sete di piacere assoluto che dalla sua prima manifestazione si farà
sempre più imperiosa ed esigente.
Nel raccontarsi in prima persona è quindi l'uomo Dracula a scoprirsi, rivelandoci come, ogni
volta, il riapparire dei suoi desideri si associ a una fitta lancinante di dolore, come al suo
disperato bisogno si accompagni la coscienza del male, e con essa la tentazione di
confessare, forse la voglia di essere smascherato. Lontano dall'iconografia tradizionale,
quello che Roderick Anscombe ci consegna è un personaggio romantico preda di
un'irrefrenabile tensione sessuale e vittima di un'immaginazione senza limiti.
Cottogni