L'ombra del faraone
"Pace eterna a Sua maestà il Re dell'Alto e Basso Egitto, figlio di Amon-Ra, prediletto di
Osiride, il faraone Seti I, che regna dopo Tutankhamon." Erica Baron lesse e rilesse la sua
traduzione dell'iscrizione geroglifica sulla base della statua aurea di Seti I, secondo
faraone della XIX dinastia.
Dai tempi della scoperta della tomba di Tutankhamon nel 1922, nessun ritrovamento
poteva essere lontanamente paragonato a quella statua misteriosa, senza prezzo, sulla
quale sembrava gravare chissà quale antica maledizione. Erica riflette rapidamente. Era
pur vero che coloro che avevano violato, sia pure per scopi scientifici, la tomba del
faraone-fanciullo Tutankhamon, erano morti a distanza ravvicinata in oscure circostanze.
Ma una egittologa seria e preparata come lei non poteva, non doveva permettersi di
indulgere a irrazionali superstizioni.
La statua d'oro di ignota provenienza sembrava avere il dono di provocare morti a catena.
A chi apparteneva? Dove era stata rinvenuta? Faceva forse parte di un favoloso tesoro
faraonico nascosto nelle profondità della Valle dei Re? Lei l'avrebbe scoperto. Sfidando le
bande di saccheggiatori di tombe, i trafficanti, il mercato nero, i peggiori criminali, perfino
il divieto delle autorità. Ignorando la disapprovazione e le paure del suo futuro marito. E
soprattutto, disdegnando la maledizione del faraone. E l'incombere dell'ombra minacciosa
di Seti I.
Cottogni