Il caso del sarcofago scomparso
«Padre delle imprecazioni»: questo è il soprannome di Radcliffe Emerson, l'irascibile marito
di Amelia Peabody. Un appellativo che gli calza davvero a pennello: per via delle
immancabili rivalità tra archeologi e dell'opposizione di De Morgan, il capo del Dipartimento
di antichità, a Emerson non viene infatti concessa l'autorizzazione a scavare presso le
celebri e ambite piramidi di Dahsur e lui è costretto ad accontentarsi delle «piramidi» di
Mazghuna, in pratica un cumulo di pietre nei dintorni del Cairo. Una volta raggiunto il
miserando sito archeologico, Radcliffe e Amelia si trovano circondati da un'atmosfera
tutt'altro che benevola: gli abitanti del luogo ostentano indifferenza, il sacerdote copto
della chiesa locale li osteggia apertamente e una famiglia di religiosi americani,
appartenenti alla setta dei Fratelli della Santa Gerusalemme, si comporta in modo
quantomeno inquietante. Eppure - sorpresa! - i reperti archeologici non mancano... anche
se sembrano quasi dotati di vita propria: un prezioso sarcofago scompare dalla lussuosa
imbarcazione di una nobildonna tedesca, amica degli Emerson; un altro viene ritrovato
presso il campo di De Morgan, a Dashur; un terzo viene rubato dal locale in cui Amelia
raccoglie i reperti... Chi è il responsabile di questo bizzarro balletto? Qual è il ruolo del
losco figuro che Amelia ha visto al Cairo, nel negozio di antichità di Abd el Atti, il quale è
poi stato assassinato? E perché Ramses - il turbolento figlioletto degli Emerson - ha
deciso di condurre una sua personalissima campagna di scavi? Tra minacce e rapimenti,
congiure e delitti, una cosa soltanto è certa:
Radcliffe non riuscirà a disfarsi del suo soprannome, almeno non in tempi brevi...
Cottogni