La dea dei cavalli
Mentre Troia sta per trasformarsi in un cumulo di rovine e Atene non è altro che un
villaggio, nel cuore dell’Europa i celti domano i cavalli, lavorano il ferro e affermano
quell’immagine che sarà il loro segno storico: guerrieri impavidi, poeti immaginifici, astuti
mercanti e individui passionali. In questa fucina di civiltà chiusa tra le montagne le gesta
di uomini e donne mortali possono confondersi con quelle dei loro dei. Come la storia di
Epona dei Monti Blu e del principe scita Kazhak, del loro amore tempestoso e
perseguitato. Una passione che li sospingerà verso una nuova terra e un nuovo destino,
fino alle steppe più lontane e poi nella leggenda, quando i figli dei figli si tramanderanno
l’epopea della Dea dei Cavalli e del suo sposo, inseguiti ai confini del mondo dal druido
Vegetti