| Il teatro dei nervi. Fantasmi del moderno da Mesmer a Charcot |
| Con la teoria dei fluidi invisibili, proposta da Mesmer a fine Settecento, si spalanca nella |
| modernità un nuovo immaginario del corpo umano come macchina nervosa perennemente |
| suggestionata da fantasmi del mondo esterno. L'intera cultura ottocentesca si trasforma |
| in un gigantesco teatro dei nervi, dove si inscena l'inquietudine del moderno. Dall'arte |
| nevrastenica di Poe, Baudelaire e Wilde alle aure isteriche dell'Art Nouveau e Duchamp, |
| dagli spettacoli fantasmagorici di Robertson e Méliès allo spiritismo di Crooks e Lombroso, |
| dai musei delle cere di Madame Tussaud alle statue viventi di Charcot, i nervi |
| ossessionano le trame di una società che si rappresenta come isterica e sonnambula, |
| ponendo definitivamente il proprio immaginario sotto il segno della malattia. |
| Bonazzi |