| Il vampiresco. Percorsi nel brutto |
| Eroe capovolto, mostro seduttore, mellifluo incantatore, oscuro e perturbante, il vampiro |
| si offre allo sguardo estetico coprendosi il volto e scoprendosi soggetto artistico. Il saggio |
| evidenzia la posizione occupata dalla categoria del vampiresco nei territori avvincenti del |
| negativo artistico, seguendo le linee tracciate dal brutto nella sua secolare esistenza. Fra |
| le pieghe dei materiali estetici e attraverso il rimosso che, in epoche diverse e in linguaggi |
| alternativi, ha parlato all’uomo senziente, si scoprono inedite potenzialità e inesplorate |
| soluzioni nel tentativo di fissare il camaleontico brutto in una definizione conclusiva. Filo |
| conduttore, fatalmente rosso, è il sangue del vampiro. Lo stesso sangue che |
| simbolicamente si annida nell’estetica della paura, che seduce attraverso un cadavere |
| esposto nella necrocultura, che mistifica e si nasconde nel kitsch, che, esibito e |
| ostentato nel pulp, scorre, ultimo baluardo di umanità, nelle vene dei cyborg. Il sangue del |
| vampiro ci guida tra queste manifestazioni artistiche che, dinamiche, si muovono tra le |
| polarità del positivo e del negativo, della vita e della morte, tra un sentire organico e |
| un'estetica inorganica, indirizzandoci verso i territori incerti e sfumati di cui il vampiro è |
| Bonazzi |