Gli universi del fantastico
Che cosa significano e che valore hanno la fantasia e il fantastico in un’epoca come la
nostra consumistica e massificata, pianificata e sempre più soggetta all’informatica?
Interrogativo certo attualissimo, a cui esaurientemente rispondono gli scritti
interdisciplinari, e in prospettive diverse, dei grandi specialisti europei e americani che
hanno collaborato a questo volume.
Stiamo ormai emergendo da una concezione e da una civiltà in cui la ragione -
dall’Illuminismo in poi - e il sentimento - dal Romanticismo in poi - avevano tra le facoltà
dell’uomo valore primario, tanto per il singolo che per l’umanità nel suo complesso. E
soltanto la ragione era la signora della ricerca e della scienza dell’uomo e della natura.
Erano, se non negati, esiliati in limbi misconosciuti e trattati con sufficienza la fede e la
speranza, il mito e il simbolo, l’istinto e l’intuizione, l’immaginazione e la fantasia: tutte
quelle facoltà insomma che sfuggono a un controllo solo razionale e che pure avevano
dominato nella grande civiltà medievale e nell’avvio della moderna.
Ma già a proposito della visione onirica, in un memorabile corso di studi poi pubblicati con
largo successo (I linguaggi del sogno, Sansoni ed.), la Fondazione Giorgio Cini aveva
promosso un esame del sogno quale insostituibile mezzo di conoscenza e mirabile
scorciatoia alla verità. Dal sogno,
in queste indagini interdisciplinari che hanno imposto internazionalmente i corsi di alta
cultura di San Giorgio, si è passati all’analisi e allo studio di un’altra forza dell’irrazionale, la
fantasia: la facoltà più forte e decisiva nell’uomo accanto alla ragione e al sentimento,
che ne sono essi stessi condizionati.
Alle coordinate spaziali e temporali - caratteristiche del reale - e agli strumenti mentali di
governo del reale, cioè la ragione e le sue procedure logiche, il fantastico oppone
concezioni e dimensioni astoriche e procedimenti prevalentemente analogici. Se il primo
usa princìpi causali, il secondo segue percorsi non seriali, procede per illuminazioni e per
sinestesie.
Nel presente volume, a cura di Vittore Branca e Carlo Ossola, quell’opposizione è illustrata
in differenti prospettive e su differenti esperienze dai più autorevoli specialisti
internazionali: dalla filosofia e dalla psicologia alla semantica, dall’esperienza religiosa a
quella artistica e letteraria, dalla sociologia e antropologia alle verifiche storiche fino a
quelle scientifiche.
Bonazzi