Piranha. Posizione di tiro
«Sta bollendo qualcosa nella Cina Rossa.» È questa in sintesi la situazione d’emergenza
che generali e ammiragli stanno valutando nelle stanze del Pentagono. I movimenti di
mezzi e di truppe al confine dei due stati in cui si è divisa la Cina, al termine di un
sanguinoso conflitto civile, non possono essere che il preludio di una guerra. Ma
l’operazione in corso è ben più complessa e letale di un’invasione in grande scala e
prevede, tra l’altro, un ardito colpo di mano della Marina cinese per impossessarsi di sei
sofisticatissimi sottomarini giapponesi. Soltanto l’ammiraglio Donchez ha intuito la vera
minaccia che si sta materializzando, ma fa appena in tempo ad accennare qualcosa
all’unico uomo di cui si può fidare: il viceammiraglio Michael Pacino, impegnato a Pearl
Harbor nei test di un sottomarino nucleare sperimentale. Mentre la situazione precipita
toccherà proprio a Pacino tornare in prima linea, al comando dei suoi uomini e di un nuovo
gigante degli abissi: silenzioso, imprendibile e capace di scatenare l’inferno.
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