| L'uomo dai denti tutti uguali |
| L'uomo dai denti tutti uguali è un romanzo non di fantascienza. Scritto nel 1960, in uno dei |
| migliori momenti creativi di Philip K. Dick, è stato scoperto solo nel 1984, quando è stato |
| pubblicato per la prima volta in Gran Bretagna. Vi si narra la storia di una vendetta crudele e |
| paradossale, ambientata nell'America falsamente innocente degli anni Cinquanta, mentre è in |
| pieno sviluppo un grande cambiamento sociale, la popolazione inizia a spostarsi nei sobborghi |
| urbani e la Guerra Fredda fa sentire il peso ossessivo delle sue nevrosi. Dick racconta il |
| dramma dei rapporti razziali, la violenza nascosta in ogni casa americana, lo scontro brutale |
| tra uomini e donne divisi da visioni inconciliabili. È un mondo morboso e oscuro, un'America di |
| frontiera abitata da incubi tetri, ancora lontana dai miracoli tecnologici e dalle speranze dei |
| decenni successivi. Dick sembra anticipare le atmosfere che hanno reso celebre un regista |
| come David Lynch, narrando una quotidianità dall'apparenza normale e rassicurante, ma che |
| invece nasconde un odio profondo verso tutto ciò che è semplicemente diverso, e che di |
| volta in volta può essere rappresentato dai neri, dalle donne, dai disabili, o anche dal vicino |
| di casa dalla carriera di successo. |
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