| Confessioni di un artista di merda |
| Con una galleria di personaggi magnificamente dipinti, Dick ci porta nella California della fine |
| degli anni Cinquanta, dove si muovono quattro grandi protagonisti: Fay Hume, una donna |
| bella, aggressiva e materialista; il marito Charles, un self-made man che possiede una casa di |
| lusso e una proprietà di dieci acri, totalmente incapace di rapportarsi con la moglie; Nathan |
| Anteil, un giovane e smarrito intellettuale; infine il fratello di Fay, Jack Isidore, l’artista del |
| titolo, il personaggio piú affascinante del romanzo. Jack è un collezionista di vecchie riviste di |
| fantascienza, crede negli UFO, in Atlantide, nella Terra Cava, nelle percezioni extrasensoriali |
| e nell’imminente fine del mondo. Isidore è davvero, come in seguito lo descrisse Dick, «uno |
| degli stupidi amati da Dio», ‘eroe’ di un toccante romanzo in bianco e nero che anticipa una |
| sensibilità che oggi ritroviamo in film come L’uomo che non c’era dei fratelli Coen, in cui |
| un’epoca, il delicato tramonto degli anni Cinquanta, viene riscoperta attraverso lo |
| smarrimento sbigottito dell’individuo di fronte alla Storia e alla vita. |
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