| Il passato uccide |
| Lily si accovacciò. Era una posizione giovanile per una donna anziana, ma le sue ginocchia |
| erano ancora buone, forti e flessibili. Poi scostò i capelli argentei del marito, scuriti dalla |
| pioggia e appiccicati al cranio. Un dito le scivolò in un buco sul lato della testa e lei |
| s’immobilizzò. «Oh, no. . . » disse. Si alzò, rapida, pulendosi le dita sulla salopette. « Te |
| l’avevo detto, Morey», mormorò, rimproverando il marito per l’ultima volta. « Te l’avevo |
| detto. » |
| Ogni delitto è raccapricciante, ma quello di Morey Gilbert sembra particolarmente efferato. |
| Perché mai uccidere con un colpo di pistola alla testa un innocuo e generoso vecchietto |
| intento a curare le piante del proprio vivaio? Benché perplessi, i detective Leo Magozzi e |
| Gino Rolseth hanno troppa esperienza per non sapere che, in casi simili, i membri della |
| famiglia sono i primi indiziati... e lo strano comportamento di Lily, l’imperturbabile neo |
| vedova, di Jack, il collerico, odiatissimo figlio della coppia, e di Marty Pullman, il genero |
| caduto in depressione dopo la morte della moglie, fanno nascere più di un sospetto. Poi |
| però vengono ritrovati altri tre cadaveri, tutti di persone anziane, e l’ipotesi di una faida |
| familiare sembra squagliarsi come neve sotto l’impietoso sole di Minneapolis. O forse no? E |
| così assurdo pensare che il legame tra le vittime risalga a molto tempo addietro, per |
| esempio al fatto che tre di esse erano state internate in un campo di concentramento? |
| Ma allora cosa c’entra la quarta vittima, che l’assassino ha legato ai binari della ferrovia, |
| condannandola a una morte ancora più atroce? Le tracce sono vaghe e contraddittorie, |
| eppure bisogna seguirle, a costo di far affiorare segreti orribili e occultati da lunghi anni, |
| segreti che rischiano di cancellare ogni confine tra bene e male... |
| Cottogni |