| Dolcemorte |
| Lucia è un’anestesista, dispensatrice del sonno, e la notte non riesce a dormire. Durante le |
| ore di veglia si rifugia nella lettura di antiche annotazioni di un suo bisavolo, descrizioni di |
| sogni meticolosamente appuntate nel corso di una vita; durante il giorno lavora in due diversi |
| istituti: Il Dolcemorte e il Freezer. Il primo provvede a fornire ai propri pazienti facoltosi, |
| anche ai giovani e sani, tutto il necessario per morire nel più confortevole dei modi: saune, |
| film, pasti da gourmet, brevi e variegate esperienze erotiche e infine una bevanda, mescolata |
| con il letale dayma. |
| Il secondo permette di sconfiggere la mortalità attraverso la crionizzazione: ibernarsi fin |
| quando la scienza non avrà trovato il rimedio giusto alla propria malattia. In una città di un |
| futuro dai contorni sfuocati, la casualità della vita sembra essere superata in favore di una |
| volontà di morte o d’immortalità dell’individuo. E qui incontriamo una schiera di personaggi che |
| ruotano intorno alla figura di Lucia: Totti, il tecnico del suono che inizia a sentire voci |
| impertinenti e sempre più frequenti; Kassu, un giovane problematico che perde il lavoro e |
| sposa la causa di un nuovo movimento rivoluzionario; una conturbante ragazzina in corna; |
| Nara, lo studente sensibile e sgomento di fronte alla brutalità umana; Joonas, il bambino |
| affetto dalla sindrome di Werner. Sofferenza e disagio di tutti vengono condivisi da Lucia, |
| attraverso l’ascolto che lei sembra essere destinata a offrire loro. |
| Cottogni |