| Le città parallele |
| In una profonda spaccatura tra due montagne vive una città. Si chiama Ottavia: è sospesa, |
| avvinta alla roccia con corde e catene, cullata dal vento; i suoi abitanti ne assecondano ogni |
| respiro e ogni fremito, e i più giovani sfidano il cielo con audaci acrobazie sopra i sottili ponti |
| di corda. Il piccolo Schivo abita li da sempre, e da sempre sa che la Città Sospesa vive dello |
| scambio con Zora, la sua possente vicina, la Città di Pietra: ma all’improvviso la |
| comunicazione cessa, la fortezza tace. |
| È un brutto risveglio per Ottavia. La sua quiete è interrotta, i suoi abitanti scossi. Bisogna |
| scoprire cos’è successo, ma gli adulti sono turbati, preoccupati. Ed è dunque Schivo a offrirsi |
| volontario: ma appena tocca terra nel cesto dello Scambio, gli arcieri di guardia alle mura |
| cieche di Zora scagliano su di lui tutto il loro arsenale di frecce. Schivo riesce a scappare, |
| ma sa che la spiegazione del mistero è all’interno di quelle mura inespugnabili; e sa anche che |
| qualcosa di terribile si è impadronito della città, qualcosa che, come un perfido incantesimo, |
| può essere spezzato solo dal coraggio, dalla determinazione e dal sangue... |
| Cottogni |