| Primo contatto |
| Come sempre, Farmer ha scelto un tema assai impegnativo, e, come sempre, lo svolge |
| magistralmente. Il romanzo parla di uno scienziato che asserisce di avere inventato una |
| macchina per parlare con lo “spirito” dei defunti. Ed è disposto a mostrare allo scettico di |
| turno, un certo Carfax, che non si tratta di un trucco per spillare quattrini. |
| Carfax accetta di provare la macchina, e parla con una entità che, così gli assicura, è |
| l’anima di un suo congiunto, morto poco tempo prima. Tuttavia non dev’essere uno dei |
| soliti spiriti con cui parlano i medium: l’anima (?) gli dà l’impressione di appartenere a un |
| sistema assai complesso. Inoltre, ammesso che sia poi davvero un’anima, il sistema di cui |
| fa parte non dev’essere di suo garbo: vorrebbe scambiare il proprio posto con l’anima di |
| un vivente. Anzi, farebbe qualsiasi cosa, pur di ritornare nel nostro mondo. |
| Poi Carfax scopre che lo scienziato è davvero un truffatore... e contemporaneamente che |
| non lo è affatto: ha la prova indiscutibile che alcune delle “anime” si sono impossessate |
| del corpo di persone viventi. |
| L’idea è bella - cioè, è più che bella, diciamo affascinante - e il romanzo si legge come un |
| buon thriller avventuroso. |
| Viviani |