| La dea del lago |
| Nel 1350 tre Uomini, diversi per età ed interessi, puntano i loro passi verso un lontano |
| Castello tirolese costruito in circostanze magiche sulla riva di un lago. Il vicentino |
| Raimondo, il lucchese Edgardo ed ìl provenzale Oliviero sanno che in quel luogo risiede una |
| donna eternamente bella e giovane, misteriosa e maldisposta a lasciare libero accesso |
| alla propria dimora; sono anche a conoscenza della scomparsa di tutti coloro che si erano |
| precedentemente avventurati in quella zona alpina, però, indipendentemente l'uno |
| dall'altro, dirigono le loro gambe più o meno giovani verso l'appuntamento fissato con il |
| destino. |
| Amor sacro e amor profano, duelli e tormenti psicologici pluridecennali, creature |
| fantastiche e comuni, grandezze e miserie, luoghi angusti e sterminate vastità si |
| mescolano con il preciso intento di dare al lettore quel "senso del magico" che l'attuale |
| mondo troppo arido e positivistico ha volutamente soffocato. |
| Il segreto del Castello sconosciuto fino alle ultime pagine - trasfigura la realtà e inonda di |
| luce un periodo erroneamente ritenuto "buio", arrivando fino a noi e riproponendo il proprio |
| valore taumaturgico e carismatico. |
| Cottogni |