| Il mondo alla rovescia |
| “Avevo raggiunto l’età di seicentocinquanta miglia...” È subito chiaro, leggendo le parole |
| con cui si apre il romanzo, che il mondo di Helward Mann non è come dovrebbe essere: |
| infatti è un mondo semplicemente... impossibile. Eppure l’affermazione di Helward è |
| perfettamente sensata, perché questa è la distanza che la città dove egli vive ha |
| percorso sulla superficie del pianeta dal giorno della sua nascita: nel mondo di Helward, |
| infatti, così viene calcolato il tempo. Ed ora, raggiunta l’età adulta, Helward deve imparare |
| a convivere con tutte le contraddizioni e i misteri del suo mondo, uscendo finalmente |
| dagli angusti confini della città. Ma le sorprese che lo attendono sono inquietanti e |
| spettacolari, e generano sempre nuovi interrogativi. Perché la città deve assolutamente |
| muoversi verso un misterioso punto ottimale che è sempre a poche miglia di distanza? |
| Perché il territorio verso il quale si dirige è chiamato Futuro, mentre quello alle spalle |
| invece è il Passato? E che cosa significa che a sud tutto è orizzontale e il tempo scorre |
| più lentamente, mentre a nord accade esattamente il contrario? Il viaggio è appena agli |
| inizi, ma già appare sconvolgente, mentre il ritmo delle sorprese è destinato ad |
| accelerare... Helward, e i lettori di questo libro insieme a lui, non potranno fare a meno di |
| rivedere continuamente le loro concezioni e le ipotesi fatte fino a quel momento. In realtà, |
| Helward ha cominciato a sperimentare su di sé i fantastici effetti di un “mondo alla |
| rovescia”: un pianeta di dimensioni infinite in un universo finito, dove spazio, tempo e |
| percezione obbediscono a regole completamente diverse... |
| Un tour de force immaginativo dove speculazione, avventura e paradosso si sono |
| incontrate, come poche altre volte in passato, per dare vita ad un inimitabile classico di |
| fantascienza. |
| Viviani |