| Sirius |
| L’appassionato di fantascienza conoscerà senz’altro gli indimenticabili cani protagonisti del |
| classico City di Simak: ebbene essi forse non sarebbero mai stati così poeticamente |
| creati se prima di Simak un altro grande scrittore, l’inglese Olaf Stapledon non avesse |
| posto l’amico dell’uomo al centro di quello che da alcuni critici viene considerato il |
| capolavoro: Sirius. Le vicende di questo cane di razza alsaziana, creato con una mente |
| dalle capacità umane, pur conservando la natura e gli istinti propri della sua razza, hanno |
| un’importanza eccezionale per il successivo sviluppo della fantascienza, per l’incredibile |
| quantità di germi tematici da essa forniti, come un ricco patrimonio lasciato in eredità da |
| Stapledon |
| ai suoi seguaci. |
| Presentiamo dunque questo indimenticabile romanzo, rimasto fino ad oggi stranamente |
| inedito, in Italia, e che merita un posto di primo piano tra i classici della SF |
| contemporanea. Sirius è un personaggio emblematico delle qualità umane, sia positive che |
| negative, è l’occasione perché l’uomo venga osservato e giudicato dall’animale a lui più |
| fedele, che nutre verso di lui ambivalenti sentimenti di affetto e di disprezzo. L’iniziazione |
| di Sirius nella società umana permette a Stapledon di presentare un efficace quadro del |
| comportamento umano, dandogli altresì l’opportunità di farci conoscere le sue interessanti |
| teorie sulla scienza, sul progresso e sull’amore, quell’amore che solo può condurci a |
| riconoscere le leggi dello spirito universale di cui ognuno di noi è una fiammella effimera ma |
| Fabriani |