| Cristalli sognanti |
| Ci fu un’epoca d’oro, generalmente individuata nel periodo tra la fine della guerra e il 1960, in |
| cui oscuri scrittori ignorati dalla società letteraria ma amati da intere tribù di lettori si |
| rivelarono i cantori epici di nuovi mondi, pieni di orrori e meraviglie, che si andavano |
| delineando nell’immaginazione – per fissarsi poi in un nuovo genere: la fantascienza. Fra |
| questi primi maestri inevitabile è il nome di Theodore Sturgeon, e inevitabile è il suo |
| capolavoro, Cristalli sognanti, che apparve nel 1950. |
| Incontriamo qui una fantascienza che non ha bisogno di avventure extra-galattiche: basta |
| guardare nelle viscere della terra, dove i cristalli vivono da milioni di anni, e sognano – «sogni |
| fatti di carne e di linfa, di legno, di ossa e di sangue» – finché qualcuno degli umani non |
| riesce a comunicare con loro. Che cosa avverrà allora? |
| Vegetti |