| Aurian: Dhiammara |
| Aurian si era illusa di riuscire a fermare le forze del male che minacciavano di distruggere |
| tutto il suo mondo, ma aveva fallito. Credeva di essere in grado di dominare e usare a |
| proprio vantaggio la mitica Spada di Fuoco, ma si era sbagliata. Ora il potente artefatto |
| era caduto nelle mani della maga Eliseth, che già deteneva il Calderone della Rinascita. |
| Quale potere avrebbe potuto ancora frapporsi tra lei e la conquista del mondo? Perfino il |
| diletto Anvar, amante e compagno inseparabile di avventure di Aurian, era stato catturato |
| da Eliseth e ad Aurian non era rimasto che uno sparuto pugno di alleati. |
| Come se non bastasse, proprio Aurian aveva scatenato e liberato dai suoi vincoli la forza |
| misteriosa e imprevedibile del Phaerie. Quali sarebbero state le conseguenze? |
| Assillata da dubbi, angosciata dall’incombere di una catastrofe di dimensioni colossali, |
| costretta a misurarsi con una nemica potentissima e diabolicamente astuta, ad Aurian non |
| restava che seguire l’esile filo di una intuizione e puntare sulla perduta Dhiammara, |
| l’antica città della stirpe dei Draghi. E proprio lì sarà costretta ad affrontare un epico, |
| drammatico confronto finale con la sua nemica. |
| In un grande crescendo giunge alle estreme conseguenze e allo scioglimento dei suoi molti |
| nodi, l’epica vicenda di Aurian e dei “Manufatti del Potere”, scrivendo un nuovo |
| memorabile capitolo nella storia della fantasy contemporanea. |
| Viviani |