| Confucio nel computer |
| Questo libro è un thriller con un finaIe a sorpresa. È una inchiesta intorno a qualcosa che |
| avrà un ruolo capitale nel nostro futuro: il cyberspazio, la Rete, Internet, la vita |
| «dentro» il computer, le autostrade elettroniche, la realtà virtuale. Che cosa vogliono i |
| seguaci della nuova civiltà digitale e perche parlano con toni appassionati di un nuovo |
| stato dell'esistenza? Perche si propongono come i profeti di una fase nuova della storia, |
| della politica, dell'economia, riferendosi continuamente, in modo quasi martellante, alla |
| nostra vita interiore, e quindi all'anima? |
| Furio Colombo lascia la sponda sicura della riflessione logica (il computer è una macchina |
| nuova, intelligente, potente, utile) per addentrarsi nel territorio della Rete: il cyberspazio, |
| secondo la felice definizione dello scrittore di fantascienza William Gibson. |
| Lo fa partendo da una constatazione al tempo stesso elementare e allarmante: questa è |
| la prima macchina della civiltà industriale che interferisce con la nostra mente, un fatto |
| poco notato di cui non conosciamo le conseguenze. |
| Furio Colombo dice di essersi accorto che non tutto - nella Rete, in Internet, in questo |
| mondo «reale» e «virtuale» - è disinteressato, è soltanto pura ed esaltante avventura. |
| Qualcuno senza volto entra con noi «dentro» la macchina, ci segue, ci accompagna, ci |
| spia, ci facilita, forse ci dirige. Si tratta di un gioco? È pura immaginazione? È una nuova |
| forma di governo? |
| Da queste domande, che interessano direttamente il nostro futuro e quello dei nostri figli, |
| ha inizio un viaggio ricco di sorprese, di colpi di scena, con alcune risposte. Non |
| tutte piacerebbero a Nicholas Negroponte, ad Alvin Toffler e agli altri ispirati predicatori |
| «dell'essere digitali». |
| Cottogni |