| Smith e Jones |
| Per Nicholas Monsarrat, un maestro dell’avventura e della fantasia, questa è la prima |
| incursione nel terreno del thriller; e il risultato è tanto più avvincente quanto inaspettato. |
| Una trama fitta e costellata di risvolti curiosi nel più puro stile del giallo psicologico, |
| dialoghi e situazioni taglienti, risoluzione finale a sorpresa: a Smith e Jones non manca |
| nessuno degli ingredienti per una lettura incalzante e piena di brio, compreso quel pizzico |
| di introspezione che oggi è di moda. In più c’è un forte aggancio con l’attualità politica e |
| storica: la storia rivela in fatti ciò che accade dietro la facciata quando un diplomatico |
| passa a una potenza straniera. Dediti all’alcool, probabilmente drogati, pieni di fisime, |
| l’ultimo perfino con tendenze poetiche, Smith e Jones sono due americani che chiedono |
| asilo in una capitale fredda e nevosa, retta da una dittatura nemica degli USA. |
| Attenzione: qui si annida il colpo di scena che capovolge le apparenze. |
| Suggestionati e divertiti da Smith e Jones, si passa con l’altro lungo racconto, Un tempo |
| prima di questo, in un’atmosfera tutta diversa. L’autore di Mare crudele dà qui una delle |
| prove più ambiziose del suo versatile talento. È una storia drammaticamente viva sul tema |
| dell’autodistruzione, aggressiva nel tono, ricca di implicazioni fantastiche che hanno l’urto |
| Sbaraini |